Onda #1

Quando il tintinnio dei

pensieri disturba la mente lontana

provi a ricacciare nelle

tasche, assieme alle briciole,

quelle zanzare poco educate.

Ma

scivolano tra le nocche,

liquidi distillati di affanni

e pertanto incomprimibili,

non domabili, accomodanti

fintanto che pare a loro.

Inciampi quasi sempre nelle due

loro forme peggiori, quelle

più viscide: mattinieri e serotini.

I primi attendono sereni

che tu cali al suolo il primo

piede per agganciarvisi

appesantendolo, asimmetrico, disarmonico

per il resto della giornata.

Più svogliati gli altri,

rimangono ad attenderti là

dove più dovresti essere

al sicuro.

Al tepore delle coperte

sfregano gli arti rattrappiti

progettando l’assalto vespertino.

Non hanno fretta…

Sanno bene che il compito

è stato svolto a puntino nelle

prime ore dai fratelli.

E solo

quando levi quei vetri consunti

che appoggi sulle narici

lasciando il solco

pe(n)sante sui seni,

realizzi che sono i graffi

tracciati sulle lenti

dai sassi schizzati di fronte a te

e null’altro…

Ritorni a respirare…

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