Mulinello

Solo,

nonstante i tuoi sorrisi

sono solo,

nonostante i loro visi

sono solo,

a divellere scuri arbusti.

Armenti brucano svogliati,

mentre m’ammanto ad accolito

ossequioso ed insofferente.

Ricucio la candida pezza

e poggio il cero sulla macchia

a ridar dignità al candore rituale.

Solo,

a proporzionare gli angoli

sono solo,

a poggiare regoli di ghiaccio

sono solo,

a sciogliere e rintrecciare nodi

sono solo.

Carpentiere batto, segno, taglio,

sostituisco stipiti ancor umorosi di acrilico

con tavole ammuffite e brulicanti.

Mi soffoca il fresco tanfo chimico:

lascio che antiche spore velenifiche

saturino ogni poro.

Solo,

a lasciar l’ardiglione pungere

sono solo,

a far beffa di me stesso

sono solo.

E mai è stato così appagante.

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