Risacca #15

Non è così? Alla fine tutto si riduce ad amare. Nel bene o nel male lasciamo scorrere le nostre emozioni. Ci umiliamo, ci esaltiamo, ci rattristiamo, gioiamo. Ma tutto ha origine dalla madre delle emozioni: l’Amore.

Perché per riuscire a tessere con la spola del coraggio dobbiamo saper amare. Ed io amo amare. È forse una delle cose che meglio mi riesce. Lasciarmi andare ad un amore incondizionato e spropositato. Ad un amore esagerato. Un amore che lascia mille cicatrici non perché davvero mi strattoni con troppa veemenza. Ma perché la pelle del mio sentimento è fragile. Percepisce ogni fruscio ed i capillari sono sull’attenti, pronti a lasciarsi esplodere. Piccoli kamikaze ben addestrati a lasciare macchie più o meno indelebili, che solo pochi guardano con rispetto, senza biasimare la delicatezza del tatto da esercitare per accarezzarmi. Ed io? Beh, io passerei ogni ora della notte ad esercitare il mio tatto su di te. Analizzando quale polpastrello sia il più adatto a sfiorarti il morbido orecchio, quale mano contenga meglio i tuoi seni. Quale forza distenda con più diligenza le tue membra affaticate seppur turgide di gioventù. Vorrei disegnare la mappa dei profumi del tuo corpo, quella delle rugosità inaspettate, quella dei colori che lo ammantano e quella dei sapori che lo rendono il mio piatto preferito in ogni momento del giorno. Una mappa completa della quale tutti i sensi risultino soddisfatti, mentre rubo un tuo sospiro in un’ampolla. La apro poco alla volta mentre ripercorro il tuo corpo. Ne lascio uscire brevi note soavi che soddisfino anche la sete della tua voce. Suggo cautamente da quella ampolla spessa. Vorrei solo non dover centellinare i tuoi ricordi. Ma ingollarli avidamente, pescando da quel cesto a piene mani. Un cesto di Bengodi, senza misura.

Invece sono costretto ad esercitare la parsimonia, sono costretto a sapere quale misura sia bastevole per soddisfare il mio piacere senza sciupare quella minuziosa mappa o sprecare il prezioso distillato del tuo trillo. Biasimare la Fortuna o l’Amore. Inveire contro dio o ringraziare di poter bearsi delle creazioni di Dio. Voglio distrarre davvero la mia attenzione dal tuo morbido ricordo? Fino a quando dureranno le riserve? Grazie a Dio l’inverno non è ancora alle porte…

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