Onda #10

Steli cinerini a puntellare,

s’infossano solerti a creare drappi

nel precardio affannato.

Solcano il panno striato con misericordia

a mezzo tra il piacere ed il tormento.

La quiete raggiunta con pazienza risente

dei battiti aritmici, frequenze distanti, rimbombano

scivolando sulle pareti cave.

Schiocca affamato il rettile nemmeno da troppo distante,

diafano ché realmente sognato;

s’accinge a chiudere a sè l’attivo lavoratore.

E tale è la temenza da incorrer in un inatteso

sciopero dalla mansione.

Recupera il tempo.

Riprendi rapido la cadenza.

Non conviene né si conviene cessar lo travaglio.

E lo comprende infine,

quando ormai le squame lo cingono d’appresso,

ma non è troppo tardi ancora.

A lidi più ampi si distende il suono basso e lento.

angelo_affranto

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