Lancette incrostate di affetto
spazzano il cortile numerato
ad accatastare secondi ed infiniti attimi.
Vagano, nella vana ricerca di un angolo in cui lasciar marcire
le foglie cadute troppo presto,
recise ancor verdi dalle lame dell’attesa.
Ed intanto, consumano quel circolo che ricordano a memoria
eppure sempre sperano che al nuovo passaggio
il cuore abbia forgiato dei lati da quella rotonda perfezione.
Per riuscire ad impilarne a sufficienza,
quel tanto che basta a tumulare i lievi sussurri,
gli inspiegabili sussulti dell’anima,
soffocandoli col tanfo dell’amore,
assordandoli col ticchettio del cuore.