Onda #16

Occhi socchiusi e pesanti corrono

lenti sui binari. L’anima poggia

incerta sul saltellar monotono.

Tutto ristà, in stabil precarietà.

 

Tralicci nascondon la loro foggia

tra le foglie mosse lente, mentre un tuono

invita a goder del dramma la pioggia.

La quiete prima dell’urlo di pietà.

 

S’apre la porta ad ingollar persone,

una torma informe ed appiccicosa,

odioso frastuono, spregevol puzzo.

 

Un guizzo d’arte, di sole uno spruzzo,

tra la melma incede fatal, preziosa,

sol unico fuoco nel pesto agone.

 

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