Onda #12

Dimmi, dimmi che mi ami.

Guardami negli occhi, e lascia che le parole puntellino la tua dolce caverna.

Che le tue mani raccolgano le mie in una sofficie coperta infeltrita.

Dimmi, dimmi che mi ami.

Lascia che piano le palpebre nascondano i tuoi cerchi screziati

mentre ti nutri del mio respiro, affannoso, dopo tanto cercarti.

Dimmi, dimmi che mi ami.

Nascondi la mia figura al tuo sguardo vispo, che si abitui a non calcarlo

controluce, ma a riassaporarlo a memoria.

Dimmi,

dimmi che mi ami.

Urlalo al vento quando da distante non potrò sentirlo.

Il cielo lo raccoglierà e metterà in colori,

cosí dipingerà l’aurora del tuo amore con la tavolozza di cui dispone.

Piangi, piangi mentre mi ami.

Le tue gocce brilleranno del sapore dell’incolmabile.

Vorrai strapparti le orecchie, vorrai infilarti le dita negli occhi,

annullare ogni senso per non pensare a me.

Io, io ho già fatto tutto questo.

E piango nel cuore, lacrime di sangue calpestato,

ruvide sulla parete della vita a striarlo un po’ di più.

Dimmi, dimmi che mi ami.

Perché io non smetterò di farlo. Perché io non smetteró di piangere.

Perché io non smetteró di alzare gli occhi al cielo a cercare l’aurora.

Anche quando tutte le tue lacrime saranno ormai andate a riempire il pozzo

poco profondo di un disattento fortunato.

well-1

Lascia un commento