Cartone e polvere. Latte di caffè, latte di biscotti ripiene di bottoni ora ammantati di odori. Trasportano nelle città brulicanti, che sussurrano al petto di calmarsi mentre stringono le dita com legacci attorno al centro della vita. Un trattore e granelli di polenta, filo da pesca e gessetti consumati dallo troppo sfregare sui marciapiedi delle … Leggi tutto La scatola dei ricordi
I puntini
"Un'altra cosa che devi ricordarti, è che non ci sono seconde possibilità nella vita". Seguì una brevissima pausa. Aldo aveva pronunciato quella frase in tono così sobrio che Roberto aveva impiegato più di qualche attimo per assorbirla ed elaborarla. Giusto il tempo per sviluppare un sommesso disagio dentro di sé ed esprimere il proprio disappunto: "Ah...non … Leggi tutto I puntini
Le forme dei sogni: l’in-finito
Sedeva sul ciglio del cerchio ed elargiva promesse. Guidava dal basso i moti interrotti dei mondi e, lasciva, li lasciava pendere dalle sue labbra. Sedeva e lisciava i capelli del suo mondo preferito, senza proferir motto. Aveva giurato di tornare per ricalcare i contorni aspri, acerbi e malfatti che aveva tracciato, astratti, a tratti fini … Leggi tutto Le forme dei sogni: l’in-finito
Addii
Bollicine di schiuma sospinte dal moto delle onde molli poggiate sugli scogli. Le alghe salutano, fazzoletti dal molo, augurano buona sorte alla piccola conchiglia che abbandona la presa.
Banderuola
È tutta colpa del vento. Ci bacia, ci accarezza, ci rinfresca, ci sferza, solletica la pelle. Ci fa provare cose. Ho sorriso ad occhi chiusi mentre mi ricalcava i contorni del volto controluce, sulla tela dell'aria. Ho ansimato quando appiccicoso mi ha appesantito i polmoni già affaticati dal troppo piangere e singhiozzare. Ho tremato in … Leggi tutto Banderuola
Vulgus vult decipi, ergo decipiatur
Nel giorno che non esiste, quando non morrai. Soltanto dopo aver soffiato via dalla scacchiera quella foglia e mosso il cavallo lungo la elle più lunga del tuo respiro sincopato. Ridendo gracchiante, fradicio di vita e rincorrendo la porta di un treno troppo veloce. Hai chiuso le pietre in quel vaso rotto nel silenzio del … Leggi tutto Vulgus vult decipi, ergo decipiatur
Anelito
Picchia la goccia senza più mai rifiatare sulla croda dura e docile. Tanto consuma quanto più su arricchisce, nella grotta di steli eburnei magnifica, impenetrabile. Lentissima corre la goccia carezzando le pareti che socchiudono gli occhi, sudore degli amanti bramanti. Ottunde i rotondi ed amplifica gli archi; e precipita poi ad incrostare la roccia. Strisciano, … Leggi tutto Anelito
Nemo potest non beatissimus esse
Chieditelo tutti i giorni prima di dormire, mentre il ricordo fresco dei tuoi passi svelti sotto la pioggia ancora pervade le stanze della memoria. Chieditelo mentre accendi una candela alla vaniglia e consumi i minuti a ballare con la fiamma profumata; i tuoi occhi soli, con lei, sulla cera. Chieditelo perché ti ami e perché … Leggi tutto Nemo potest non beatissimus esse
Né mai più
Ernesto sedeva su di una panchina, immerso nel tepore del tramonto. Il suo petto muoveva ciclicamente il cotone della maglietta un po' appiccicata alla pelle, per colpa di tutta quell'umidità. Non aveva mai distolto lo sguardo dal dente di leone che si stava spogliando poco alla volta dei suoi soffici ombrellini, sotto l'alito altalenante del … Leggi tutto Né mai più
Tulipani
Ho visto un bambino. Camminava saltellando pestando solamente gli adesivi del festival di primavera: fiori colorati. Ho visto un bambino. Assaggiava l'aria che ingabbiava la sua anima. "Sa di vaniglia, assaggiala mamma" aveva esclamato senza staccare lo sguardo dalle sue scarpine. Ho visto un bambino. Lui nemmeno sa che esisto. Era troppo impegnato ad ammirare … Leggi tutto Tulipani